“Centri per la Sclerosi Multipla: un investimento per il futuro” è il tema dell’intervista del Dott. Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale Sin, al Prof. Paolo Ragonese, Neurologo del Dipartimento di Biomedicina, Neuroscienze e Diagnostica Avanzata dell’Università di Palermo. Siamo favoriti dalla farmacologia che, nel corso degli ultimi venti anni, ha raggiunto traguardi inimmaginabili. Quali altri traguardi ci aspettiamo dalla scienza? 

Dobbiamo sicuramente continuare a condurre studi epidemiologici, utili dal punto di vista clinico e sociale. Una cosa che siamo riusciti a capire è che la malattia ha un impatto molto più rilevante se la trascuriamo. Tutto ciò che sembra un onere dal punto di vista economico, come l’investimento che viene fatto nei primi anni di malattia per garantire le terapie necessarie, è in realtà un investimento guadagnato perché permetterà di avere negli anni successivi un impatto molto minore in termini di evoluzione negativa della malattia.  Al contrario avremmo, a lungo termine, un aggravarsi della spesa che andrebbe a pesare sul sistema sanitario nazionale.

Qual è l’importanza di affidarsi ai Centri per la Sclerosi Multipla?

Ci sono diversi studi che in maniera uniforme, condotti in modalità e in tempi diversi, portano nella stessa direzione: iniziare precocemente un trattamento ha un impatto positivo. Riesce non solo a far avere meno ricadute cliniche al paziente, che è quello che nell’immediato spaventa, ma riesce soprattutto a prevenire l’accumulo della disabilità.