“La Sclerosi Multipla: la comunicazione tra medico e paziente” è il tema dell’intervista del Dott. Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN, al Prof. Alberto Gajofatto, Neurologo del Dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento nell’Università di Verona e coordinatore del gruppo interdisciplinare per la sclerosi multipla dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona.
La comunicazione tra medico e paziente è un aspetto la cui importanza si determina già dal primo incontro. <<Nel campo della neurologia, che si occupa soprattutto di malattie croniche e in particolare nell’ambito della sclerosi multipla, questo tipo di comunicazione – spiega il Prof. Gajofatto – ha un’importanza estremamente rilevante>>. Il modo in cui viene recepita la diagnosi e la prognosi della malattia può influenzare il percorso e l’approccio di cura. È un momento iniziale che pone le basi di un rapporto che si stabilizzerà nel tempo. In questo percorso il paziente può richiedere il supporto di uno psicologo che lo guidi alla consapevolezza. <<Preferisco, in questo primo approccio – continua il Prof. Gajofatto – che sia presente una persona di riferimento per il paziente che sia un familiare o il partner, in grado di rassicurarlo. Trovo utile prevedere l’intervento di uno specialista, ove necessario, concordandolo in equipe>>.