Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e la Dott.ssa Giovanna Borriello, Responsabile Centro di riferimento per la Sclerosi Multipla ospedale San Pietro Fatebenefratelli Roma e Ricercatrice dell’Università di Roma “La Sapienza”, rispondono alle domande dei pazienti sul tema “Sclerosi Multipla e Social”.
COME È CAMBIATO IL RAPPORTO MEDICO – PAZIENTE CON L’INFORMAZIONE DISPONIBILE ON LINE?
Con il web è radicalmente cambiato, lo dicono i fatti e lo dice l'esperienza dei neurologi che si occupano di Sclerosi Multipla. Bisogna essere consapevoli, da parte nostra che ci si prende carico delle cure del paziente e anche della sua famiglia per tutta la vita. E’ un impegno enorme per il neurologo rispetto ad altre patologie. Che questo rapporto sia cambiato con l’avvento dei social network e del web è innegabile. E’ molto più immediato, infatti, scambiare informazioni sui nuovi canali e non parlo solo di WhatsApp o messaggi tramite mail. Le nuove tecnologie consentono inoltre di instaurare il rapporto su un piano di familiarità molto maggiore.
Tutti i miei pazienti hanno il numero del mio cellulare, quindi in realtà io sono reperibile in qualsiasi momento. Questo è il mio metodo di lavoro e lo ritengo necessario per abbattere al massimo i rischi causati da un ritardo di comunicazione. Naturalmente è fondamentale che ci sia rispetto da entrambe le parti.
Ci sono pazienti molto informati, pazienti giovani, pazienti che lavorano una vita, quindi quanto più sentono il neurologo vicino al loro stile di vita, tanto più saranno aderenti a quello che gli chiediamo. Il colloquio veloce e immediato è perciò fondamentale.
E’ un modo per completare la gestione ambulatoriale del paziente.