Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e il Prof. Paolo Ragonese, MD, PHD Università di Palermo rispondono alle domande degli utenti sul tema “Epidemiologia SM e impatto sociale”.

Cosa si intende per “Epidemiologia” in parole semplici?
In termini generici l’Epidemiologia è un approccio metodologico che serve a comprendere la distribuzione di un fenomeno. A tal proposito sorgono diverse domande: Quali sono le persone interessate in questo processo patologico? Ha una distribuzione ubiquitaria oppure no? Ci sono delle categorie che sono maggiormente a rischio? E’ una malattia ereditaria?
Un approccio con una metodologia epidemiologica serve a far comprendere se questa patologia può essere un problema per chi sta pianificando una famiglia. Cosa ci si deve aspettare per propri figli? È necessario preoccuparsi?
I nostri studi sostengono che non è una malattia ereditaria. Ha molte cause di cui nessuna è sufficiente a determinare la patologia. La Sclerosi Multipla è un risultato di tutto un insieme di co-fattori e la combinazione (anche temporale) scatena la patologia vera e propria. Esiste una forma di predisposizione, rispetto alla popolazione generale e ci si può aspettare che in determinati contesti esista una probabilità più alta, ma pur sempre nell’ambito di un fenomeno che non è frequente. Non c’è un rischio diretto di trasmissione come quello di una malattia ereditaria come ad esempio la Talassemia.
L’Epidemiologia serve anche a capire come si modifica un fenomeno: la malattia è costante ed è alla stessa frequenza in tutte le aree geografiche? Sappiamo molto bene che non è così, probabilmente gli ultimi studi ci dicono anche che la frequenza, non solo della Sclerosi Multipla ma anche di tante malattie di tipo autoimmune, si sta modificando nel tempo. Abbiamo dati da cui si evince che la frequenza relativa sembra essere aumentata negli ultimi decenni. Persistono inoltre delle aree geografiche e delle popolazioni che sembrano essere a maggior rischio di SM rispetto ad altre. Sappiamo che la popolazione dell’emisfero Nord del mondo, tutte le popolazioni di origine europea e Nord europea, con alcune sacche di eccezioni, sembrano avere un rischio maggiore. Il rischio è minore, invece, per le popolazioni delle zone equatoriali.