Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e il Prof. Filippo Martinelli Boneschi, Dipartimento di Fisiopatologia e dei Trapianti, Università di Milano & Neurologia e Centro Sclerosi Multipla, Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, rispondono alle domande degli utenti sul tema “Sclerosi multipla e ambiente”.
Il sistema immunitario è in grado di proteggerci dalle infezioni; quando c’è un micro organismo esterno potenzialmente dannoso per il nostro corpo infatti, questo si attiva cercando di eliminare il patogeno. Sappiamo però che lo stesso sistema immunitario è anche in grado di produrre delle cellule auto reattive, che rispondono e distruggono delle strutture proteiche presenti nel nostro organismo. Questi auto anticorpi – che sono in grado di distruggere una parte della mielina – normalmente sono tenuti sotto controllo, ma nella sclerosi multipla vanno fuori controllo evadendo il normale sistema di tolleranza immunitaria. Attraversano la barriera ematoencefalica per entrare nel cervello, causando tutte quelle alterazioni che fanno parte della malattia. Questo modello si chiama “outside-in”, perché l’alterazione del sistema immunitario avviene all’interno del sangue, per poi venire trasmesso nel sistema nervoso centrale dove si combatte la battaglia della malattia