Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN, si confronta sul tema ”Medicina di genere e Sclerosi Multipla” con la Dott.ssa Lorena Lorefice, Neurologo del Centro Regionale per la Diagnosi e Cura della Sclerosi Multipla, PO Binaghi Università degli Studi di Cagliari - ATS Sardegna.
Come si deve comportare una paziente con SM durante il parto? Molto spesso le nostre pazienti si preoccupano per salvaguardare soprattutto il bambino.
Le modalità di parto non sono condizionate dalla malattia. Non c'è nessuna correlazione. Una donna con SM che vuole partorire naturalmente, può' farlo. Ovviamente salvo indicazioni ginecologiche. Il momento più delicato è quello del post-partum. E' una fase particolare dal punto di vista sia fisico sia psicologico. Infatti avvengono al contrario tutti quei cambiamenti che si sono manifestati durante il periodo di gravidanza: il cambiamento ormonale e immunitario oltre agli effetti che potrebbe causare la malattia. Proprio per questo, il neurologo è pronto a rivalutare lo stato della paziente. Rivalutare in questa fase è la parola chiave. La paziente deve ridefinire un percorso di necessità. In passato era presente il dilemma di riprendere la terapia durante l'allattamento. Dubbi che ancora oggi le nostre pazienti avanzano. Oggi, però, ci sono molte terapie compatibili con l'allattamento, quindi la donna potrà condividere questo momento bellissimo con il bambino con la protezione della terapia e senza preoccupazioni.
C'è anche un altro aspetto che vorrei affrontare con lei. Quello delle donne che sono più avanti con gli anni. Sappiamo benissimo che nelle nostre pazienti possiamo gestire la malattia, ma non possiamo eliminarla completamente. Quale percorso deve seguire una donna che entra in menopausa?
La menopausa è vissuta come un periodo di svolta sotto tanti punti di vista. Ci ritroviamo davanti a pazienti, che sono spesso già mamme o nonne. Portano sotto i nostri occhi altri tipi di temi, come i sintomi della menopausa o l'utilità della terapia sostitutiva. La menopausa è la fine dell'età riproduttiva della donna che cambia dal punto di vista ormonale e immunitario. Naturalmente ci potrebbero essere degli effetti sull'andamento della malattia. Inoltre la menopausa condiziona la donna soprattutto psicologicamente e questo è un cambiamento trasversale che coinvolge tutto il genere femminile, anche le donne non affette dalla SM. Relativamente a questa fase, il mondo della ricerca è sempre più teso a studiarla in maniera dettagliata e determinata. Qui si vede la forza della medicina di genere, che non vede la donna come un blocco unico, ma che la differenzia in tutti gli stadi della sua vita. Questo per cogliere tutti gli aspetti, da quelli biologici a quelli psicologici.