Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e il Dott. Paolo Immovilli, unità operativa complessa Neurologia, Ospedale Guglielmo da Saliceto, responsabile percorso diagnostico terapeutico e riabilitativo sclerosi multipla AUSL Piacenza rispondono sul tema “Percorso genitorialità: dall’infertilità all’adozione”.
La fertilità è un problema multifattoriale: dipende infatti dall’età, dall’intimità di coppia, dalla disfunzione erettile e anche da fattori dipendenti dalla SM come la stanchezza e il tono dell’umore. Comincerei proprio dal correggere il termine “infertilità dell’uomo” per trasformarlo nell’”infertilità di coppia”, in quanto ormai, già da qualche decennio, si parla di questo. La maggior parte di coppie con SM sono persone giovani, quindi senza alcun problema di fertilità, ma ci possono essere dei problemi legati alla malattia che incidono su questo aspetto della coppia. Nel maschio, ad esempio, se c’è una sindrome midollare che causa un disturbo nel cammino o nelle funzioni sfinteriche, può verificarsi anche una disfunzione erettile, che comunque molto raramente è causa di infertilità se si presenta da sola. Al giorno d’oggi poi, abbiamo la possibilità di usufruire di numerosi trattamenti, anche farmacologici, che riescono a correggere in modo molto efficace il disturbo. Ci possono essere altri problemi legati alla sclerosi multipla, ma sono comunque tutti affrontabili per superare i problemi nella coppia.