Il dott. Luigi Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN, si confronta sul tema ”Alimentazione e Sclerosi Multipla” con la Professoressa Marinella Clerico, Responsabile SSD Patologie Neurologiche Specialistiche, AOU San Luigi Gonzaga e Prof.ssa associata Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche Università di Torino.
Ci parla dell’alimentazione di un paziente affetto dalla SM?
Sono molto contenta di parlare qui oggi di quello che mi ha condotto a interessarmi all' alimentazione della Sclerosi Multipla e cercare di spiegarlo in termini di divulgazione anche per le persone che non hanno conoscenze prettamente scientifiche.
L'interesse per l'alimentazione è nato da un interesse di ricerca nell'ambito del microbioma intestinale, ovvero di tutta quella popolazione di virus e di funghi che popola il nostro intestino, virus e funghi che vengono altamente influenzati da diverse situazioni tra cui la dieta. È largamente dimostrato che la composizione microbica che noi coltiviamo nel nostro intestino, se alterata, può' portare a un'infiammazione che non si limita a stare nell’intestino ma che può trasmettersi anche in altre parti, tra cui il sistema nervoso centrale. Sembrerebbe proprio che le patologie infiammatorie del sistema nervoso centrale, come la SM, possano vedere nella loro genesi anche queste alterazioni del microbioma intestinale. Quindi è deduttivo pensare che la dieta ha un ruolo determinante nello stabilire un certo stato di infiammazione. Questo è il motivo che ha acceso il mio interesse sull'alimentazione, anche se mi occupo di neurologia.