“Sclerosi Multipla: nuove prospettive per il futuro” è il tema dell’intervista del Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN, alla Dott.ssa Giovanna Borriello, Neurologa dell’Università La Sapienza.
Qual è l’impegno della ricerca e quale la speranza che rappresenta per il futuro?
L’impegno della ricerca scientifica è stato enorme – afferma la dott.ssa Giovanna Borriello – venti anni fa avevamo due farmaci, uno dei quali era poco utilizzato in Italia. Adesso ne abbiamo diciotto, a fine anno ne avremmo venti, fra tre anni ne avremmo venticinque. Si tratta di un mondo in continua evoluzione. Il messaggio è perciò di speranza, nonostante si parli di una patologia non radicabile. La ricerca è riuscita ormai a cristallizzare questa malattia, evitando che essa si sviluppi danneggiando il corpo. Questo ha consentito ai pazienti di vivere senza grandi ripercussioni.
Come ci si pone di fronte alle fake news in cui possiamo imbatterci sui social e che diffondono false speranze?
Esistono situazioni in cui è necessario informarsi prima di poter affermare la veridicità di un contenuto. Quando ci si imbatte in una fake news è necessario da parte nostra spiegare alle persone che quel contenuto non ha un riscontro scientifico. I siti d’informazione dovrebbero essere certi di questo prima di pubblicare una notizia. Per esempio, avviene di frequente la diffusione di alcune news che incutono timore nei confronti della vaccinazione per il coronavirus. Invece è vero l’esatto contrario: i nostri pazienti devono vaccinarsi perchè esposti ad un rischio maggiore e dovrebbero essere felici di avere la possibilità di effettuare il vaccino in tempi brevi.