Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN, si confronta sul tema ”Infografica SM, Covid e vaccini: lo studio” con la Dott.ssa Alice Laroni, Neurologa e Ricercatrice all' Università di Genova e IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, Genova.
Cosa è possibile spiegare ad un paziente che ha paura che il vaccino interagisca negativamente alla terapia per la SM tanto da diminuire la sua efficacia?
Sono domande che ci vengono poste ogni giorno. Il vaccino non andrà a interferire con la terapia. Qualunque essa sia. Vicerversa, la terapia potrebbe interferire con gli effetti della vaccinazione? Qui la risposta è più complessa e potrebbe variare da terapia a terapia. E' possibile infatti che alcune di esse possano causare una risposta immunitaria meno forte. Ma questo non ci deve preoccupare, perchè anche una risposta immunitaria parziale puo' essere già sufficiente a potreggere dal covid-19. C'è molta ricerca su questi temi e nei mesi futuri avremo più risposte.
Bisogna affidarsi alla scienza, lo diciamo spesso. Cosa ne pensa?
Se non ci affidiamo alla scienza, possiamo credere a qualunque informazione presente in rete. Vi faccio un esempio: recentemente si è diffusa una notizia su internet che i vaccini a “RNA messaggero” possano interferire con i DNA dei nostri pazienti con Sclerosi Multipla. La scienza invece su questo ci rassicura al 100 %. Infatti gli studi affermano che l'unica cosa che fa l'RNA messaggero è quello di dare un codice, per far sì che le nostre cellule costruiscano un pezzettino del tutto inattivo del virus. Questo pezzettino serve a farlo conoscere al nostro sistema immunitario e a riconoscerlo come nemico. Se entrassimo in contatto con la malattia, il nostro sistema sarà già stato allenato e la sconfiggerà. Dopo aver svolto il proprio compito, l'RNA viene degradato e non causerà problemi.