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SM.POSSO.IT - SE IL PAZIENTE HA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLA MALATTIA PUÒ AFFRONTARE MEGLIO QUELLO CHE ACCADE?
07/11/2022 01:30

Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e la Dott.ssa Giovanna Borriello, Responsabile Centro di riferimento per la Sclerosi Multipla ospedale San Pietro Fatebenefratelli Roma e Ricercatrice dell’Università di Roma “La Sapienza”, rispondono alle domande dei pazienti sul tema “Sclerosi Multipla e Social”.

SE IL PAZIENTE HA UNA CONOSCENZA APPROFONDITA DELLA MALATTIA PUÒ AFFRONTARE MEGLIO QUELLO CHE ACCADE?

Le situazioni vanno gestite caso per caso. I giovanissimi forse hanno più facilità, sarà perché sono nativi digitali, sarà perché comunque hanno, per fortuna, il supporto della famiglia e in qualche modo il genitore trasmette sicurezza. Quando invece i pazienti sono più adulti c’è qualche rischio in più sul fatto che conoscere ogni aspetto possa essere d’aiuto.

In linea di massima sì avere una conoscenza approfondita della malattia ha effetti positivi sul lungo termine. Alcune volte, soprattutto all’inizio di un percorso di diagnosi, può risultare anche destabilizzante. Tutti noi neurologi, credo, abbiamo avuto pazienti con reazioni emotive molto forti o comunque in una fase iniziale di trauma. Per questo motivo spiego loro che ognuno ha la sua malattia e non si deve sempre accomunare la propria condizione a quella di altri pazienti.