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SM.POSSO.IT - SM: COMUNICAZIONE MEDICO PAZIENTE AI TEMPI DEI SOCIAL
16/02/2022 12:30

Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e il Dott. Sebastiano Bucello, responsabile del Centro Sclerosi Multipla della UOSD Neurologia di Augusta (SR) rispondono sul tema “SM: Comunicazione medico paziente ai tempi dei social”.

La pandemia ha accelerato i processi di digitalizzazione in ogni tipo di settore. I social network rappresentano oggi un vero e proprio canale di informazione.

Quali sono i limiti di questo tipo di informazione con un particolare riferimento alle fake news?

L'argomento è assolutamente complesso. Bisogna partire sicuramente dall'atteggiamento che il paziente ha nei confronti della propria malattia: nella maggior parte dei casi, prima di cercare il canale con un medico che magari si occupa della Sclerosi Multipla, il paziente cerca su Internet informazioni sulle caratteristiche della propria patologia e sulle relative terapie. Purtroppo non tutti i siti riportano notizie corrette. Spesso perciò i pazienti leggono da fonti che non hanno un fondamento scientifico e alcuna autorevolezza.  

L’aspetto negativo dei social è proprio quello di rendere uguali le persone e di conseguenza le fonti e spesso il paziente si trova in possesso di informazioni sbagliate che soprattutto generano confusione.

Il ruolo del medico, del neurologo diventa così più complicato perché deve comunicare con un paziente male informato.

Quanto tempo impiega un neurologo a confutare informazioni sbagliate o non valide scientificamente lette sul web?

Nella mia esperienza personale impiego circa la metà del tempo di una prima visita per confutare informazioni sbagliate. Altre volte ci sono dei pazienti che hanno radicato queste informazioni sbagliate per questo quasi tutto il tempo è impiegato a demolire queste convinzioni senza fondamento scientifico.