Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo AOU Università “Luigi Vanvitelli” e Coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e il Dott. Paolo Immovilli, unità operativa complessa Neurologia, Ospedale Guglielmo da Saliceto, responsabile percorso diagnostico terapeutico e riabilitativo sclerosi multipla AUSL Piacenza rispondono sul tema “percorso genitorialità: dall’infertilità all’adozione”.
Penso che tutte le coppie abbiano paura di adottare, perché si tratta di una genitorialità molto bella ma diversa dal solito. A questa signora vorrei dire che se fossi in lei mi preoccuperei di non essere spaventata; il fatto che abbia paura infatti manifesta la piena consapevolezza di un passo così grande, sottolineando la piena capacità di affrontare bene questo tipo di percorso. La fatica nella SM può certamente incidere su tante attività, compresa quella della genitorialità, ma sappiamo come questo sia un sintomo multidimensionale che conosciamo bene e che sappiamo come trattare. Molto spesso sulla fatica incide una deflessione del tono dell’umore, oppure la demielinizzazione della SM, ma in ogni caso abbiamo a disposizione dei trattamenti farmacologici in grado di risolvere la problematica. Sicuramente, avere un figlio è fonte di tante nuove energie.