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SM.POSSO.IT - SCLEROSI MULTIPLA: Si PUÒ TRASMETTERE AI FIGLI?
25/10/2021 12:00

Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN e la Dott.ssa Doriana Landi, Neurologa UOSD Centro Sclerosi Multipla - Policlinico di Roma Tor Vergata, Università di Roma Tor Vergata e Unicamillus International University of Rome rispondono alle domande dei pazienti sul rapporto tra sclerosi multipla e fertilità.

Si può trasmettere la malattia ai figli?

A questa domanda, che ci viene posta molto frequentemente, si è cercato di rispondere con i cosiddetti studi di popolazione. Questi dati ci vengono forniti soprattutto da registi nord-europei che, avendo sotto controllo le informazioni di tutte le persone affette da sclerosi multipla, rispondono più efficacemente di quelli italiani. Oggi, pur non potendo negare un lieve incremento del rischio, dobbiamo sicuramente affermare che non esiste un’ereditarietà diretta. Ciò vuol dire che anche se io sono affetto da sclerosi multipla, la probabilità di trasmetterla a mio figlio è bassissima. Come in tutti i fenomeni biologici la probabilità non è pari a zero, ma anche se si ravvisasse un minimo rischio di cosegregazione familiare – ossia della presenza di più persone affette dalla malattia all’interno del medesimo nucleo familiare – di fatto non si potrebbe assolutamente parlare di una controindicazione.

È importantissimo sottolineare che, a differenza di altre malattie ereditarie come ad esempio la talassemia, nel caso della sclerosi multipla non esiste un unico gene che opportunamente studiato possa farci capire se quel bambino svilupperà o meno la malattia, questo perché nella patogenesi le cause ambientali hanno un’influenza preponderante rispetto a quelle genetiche. In sintesi, anche se io ho questa patologia, non è detto che il mio bambino ce l’avrà. Affinché questo si realizzi c’è bisogno che ci siano in parte fattori genetici, ma soprattutto bisogna porre attenzione al fattore ambientale.

Questo discorso è valido sia per le donne che per gli uomini?

Assolutamente sì.

Come dico spesso comunque, noi lavoriamo molto sulla diagnosi precoce, influenzando moltissimo il vissuto della malattia. La sclerosi multipla non deve spaventare perché oggi viene opportunamente diagnosticata e precocemente curata, offrendo una qualità della vita ottimale.